Classe energetica degli elettrodomestici: c’è e come leggere l’etichetta

Classe energetica degli elettrodomestici

In un’abitazione gli elettrodomestici incidono sulla bolletta elettrica per più del 30%. Questo fattore ha portato le case produttrici a spostare l’attenzione sul risparmio di energia investendo sulla produzione di apparecchi ad alta efficienza.


Cos’è l’efficienza energetica

L’efficienza energetica di un apparecchio consiste nella capacità di svolgere la sua funzione con un consumo di energia il più basso possibile. Su questo punto si basano le classi energetiche, o “classi di consumo energetico” e rappresentano il sistema di classificazione sulla base del consumo di energia elettrica. Utilizzare elettrodomestici con un’alta prestazione energetica ti consente di ridurre il consumo di energia e quindi di risparmiare sulla bolletta.

Quando si decide di acquistare un elettrodomestico nuovo è molto importante quindi valutare a quale classe energetica appartiene per poter valutare i costi di esercizio, come riporta anche questo articolo sugli aspirapolvere che non fanno rumore.

Per scoprire con esattezza l’efficienza di un elettrodomestico bisogna guardare l’etichetta energetica dell’UE. Questa fornisce tutti i dati necessari sul consumo di energia da parte del elettrodomestico, ma vediamo che cos’è e a cosa serve e come va letta.

L’etichetta energetica: cos’è e a cosa serve

L’etichetta energetica serve a determinare in modo veloce l’efficienza energetica di un apparecchio e ne indica anche la classe di appartenenza. Nell’Unione Europea è obbligatorio esporla su tutti gli elettrodomestici in vendita e serve ai clienti per orientarsi all’acqisto di apparecchi con un minore consumo di energia e quindi con un notevole risparmio economico. Anche per gli elettrodomestici venduti online l’etichetta energetica deve essere sempre esposta in modo chiaro, solitamente accanto al prezzo.

L’obbiettivo principale dell’etichetta è quello di aiutarti a decidere quale elettrodomestico acquistare in modo consapevole. Viene sempre esposta sulla parte frontale ed è rappresentata come un diagramma colorato fornendo informazioni sul consumo, saperla leggere permette un cospicuo risparmio sulle bollette.

Introdotta nel 1992 ha iniziato ad apparire su congelatori e frigoriferi nel 1998, l’anno dopo sulle lavatrici, nel 2000 sulle lavastoviglie e nel 2003 su forni lampade e condizionatori. Nel 2013 con dei regolamenti europei anche impianti termici e caldaie sono stati dotati di etichetta energetica. Attualmente è obbligatoria in tutta l’Europa per:

  • Lavatrici
  • Asciugatrici
  • Congelatori
  • Frigoriferi
  • Lavatrici combinate
  • Forni elettrici
  • Lampade e dispositivi di illuminazione

L’elettrodomestico per il quale l’efficienza energetica consente un risparmio notevole è il frigorifero. Questo apparecchio infatti è acceso 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno e può arrivare a consumare da solo il 30% dell’energia elettrica in casa. Se si acquista un frigorifero di classe A, o ancora meglio di classe A+++, si ha un consumo inferiore al 24% e un risparmio di circa 600 euro l’anno in bolletta. L’elettodomestico che consuma di più, tra quelli in elenco, è la lavatrice: con l’utilizzo di una classe A+++ si possono risparmiare più di 50 euro l’anno in bolletta.

Il continuo evolversi della tecnologia ha portato anche il continuo aggiornamento delle etichette energetiche eliminando man mano quelle meno efficienti in modo da restare sempre al passo con il mercato. Nel 2010 il regolamento europeo 2010/30/UE per avere elettrodomestici sempre più efficienti ha introdotto le classi energetiche A+, A++ e A+++. Questa decisione voleva spingere le case produttrici a sviluppare nuovi modelli con prestazioni sempre più elevate, di contro però ha creato molta confusione nella lettura delle etichette stesse da parte dei consumatori.

Per questo a Luglio 2015 la Commissione Europea ha proposto la modifica del sistema di etichettatura al fine di semplificarne la lettura e spingere all’acquisto di elettrodomestici più efficienti. Il nuovo sistema è entrato in vigore a Luglio 2019 e prevede l’abolizione della scala convenzionale dei valori e delle sottoclassi, quindi una classificazione più lineare dalla A alla G e dal verde al rosso. La scala colori resterà quindi invariata ma cambierà l’assegnazione delle classi.

L’etichetta energetica: come va letta

Dunque le nuove etichette da prima affiancheranno e poi andranno a sostituire quelle vecchie per una più facile lettura con classi che vanno dalla A alla D, infatti non vengono più prodotti elettrodomestici di fascia E, F e G. Quindi TV, lavatrici, asciugartici, lavastoviglie e lampade avranno la nuova etichetta dal 2019, l’anno successivo toccherà anche a condizionatori, forni, asciugabiancheria e apparecchi di raffreddamento, mentre per gli impianti di riscaldamento la nuova etichetta arriverà nel 2030.

Quindi la scala colori rimane pressoché invariata,ci saranno 7 frecce con lettere e colori standard, la A di colore verde indica elettrodomestici più efficienti e la D di colore rosso quelli meno efficienti. In più ci saranno una serie di pittogrammi con ulteriori informazioni sull’apparecchio. Il segno + dopo la lettera stanno a indicare la maggiore efficienza dell’apparecchio, più sono i segni +, maggiore è l’efficienza.

Facciamo un esempio per capire meglio, gli apparecchi di classe A++ sono il 21% più efficienti degli A+, mentre gli A+++ il 48% più efficienti.

Nella sezione successiva si trovano indicazioni sull’uso effettivo dei test, il numero dei KWh indica il consumo orario, più basso sarà e minore sarà il consumo. La classe energetica infatti viene assegnata dopo dei test che servono appunto a identificarne il consumo energetico. Questi test sono generalizzai in base ai dati di utilizzo standard e possono variare in base all’effettivo utilizzo dell’elettrodomestico.

Nella terza sezione ci sono importanti informazioni sulle prestazioni, ad esempio:

  • Opzioni di lavaggio
  • Rumorosità
  • Consumo di acqua per ciclo
  • Capacità

La capacità viene espressa in litri per i frigoriferi e congelatori, in coperti per le lavastoviglie e in chili per le lavatrici. Per le emissioni sonore c’è una specifica solo per le lavatrici, infatti viene espresso anche quello della centrifuga.

Adesso sarà più semplice acquistare l’elettrodomestico giusto e con la classe di efficienza più alta per un maggiore risparmio in bolletta.