Impianti elettrici industriali: come realizzarli

Realizzare un impianto elettrico industriale richiede capacità, ovviamente, conoscenze, ma anche macchinari complessi. Infatti, le normative per quanto riguarda gli impianti elettrici industriali sono molto rigide ed è bene non improvvisarsi, ma lasciare il lavoro a tecnici ed esperti. In questo articolo vedremo insieme quali sono le principali difficoltà nel realizzare un impianto elettrico industriale, e da quali normative è regolamentato.
Norme che regolamentano gli impianti elettrici industriali
Per la realizzazione di un impianto elettrico industriale sono diverse le norme che entrano in gioco. Infatti, c’è la norma CEI 64-08, che impone la presenza di differenziali salvavita, affinché il circuito venga chiuso immediatamente qualora un operaio sia a rischio di folgorazione. Inoltre, dovranno essere presenti anche interruttori magnetotermici, fondamentali per evitare che si verifichino incendi e corto circuiti dovuti a sovraccarichi elettrici. In questo modo la corrente verrà immediatamente interrotta, ogni qualvolta si verifichi un surriscaldamento.
Altra norma che regolamenta gli impianti elettrici industriali è la legge 186/68, in base alla quale “tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte“. Ci sono poi il DL 37/08 sulle norme per la sicurezza degli impianti e il DL 81/08, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Infine, la legge 791/77, sulla responsabilità del costruttore.
Per verificare che un impianto sia a norma, vengono effettuati controlli periodici da alcune aziende, che non devono però avere a che fare né con chi ha commissionato l’impianto, né con l’esecutore dei lavori. Questi controlli vengono effettuati all’inizio, per ottenere la dichiarazione di conformità e poi periodicamente, affinché l’impianto funzioni correttamente in tutte le sua parti.
Caratteristiche e componenti di un impianto elettrico industriale
Gli impianti elettrici industriali, come dicevamo, devono essere progettati da un professionista. Un esempio virtuoso è quello offerto RB Impianti, che dal 1970 segue aziende di ogni genere per qualsiasi necessità riguardante l’impianto elettrico industriale.
I materiali utilizzati per la realizzazione di un impianto elettrico sono pensati per durare a lungo nel tempo. Quindi devono essere di qualità, ma anche sicuri. In quest’ottica è sempre meglio utilizzare prodotti che riportino il marchio IMQ, certificato di qualità per prodotti che vengono sottoposti a continui controlli. Inoltre, un impianto dovrà presentare in allegato il certificato di conformità dell’azienda costruttrice.
Ci sono poi i tubi e i cavi che devono essere posati in modo da essere protetti da urti accidentali. Tubi e cavi devono essere realizzati in materiale ignifugo ed essere di dimensioni sufficienti a infilare e sfilare cavi senza difficoltà. Il diametro minimo è di 20 mm. Se i tubi vengono poi installati a vista occorre che siano fissati con tasselli robusti, ad espansione.
Così come i tubi, anche i cavi devono essere realizzati in materiale ignifugo, e sopportare tensioni di di 450/750V. In questo caso, il diametro dovrà essere di 2,5 mm2, nel caso in cui si tratti di conduttori di macchine motori di 1,5 mm2 per gli impianti di illuminazione e di 1 mm2 per quelli di comando.
Se in un impianto civile la linea principale che va dall’interruttore di ingresso fino a tutte le stanze potrà essere dotata di derivazioni chiuse in pozzetti di linea, in un impianto industriale la scatola di derivazione è il luogo in cui avviene la derivazione tra linea o linee secondarie e primarie e sarà presente ogni volta che le dimensioni e la lunghezza dei tubi la richiedano. All’interno delle scatole, i cavi devono essere ordinati per circuito, se interrotti devono essere allacciati a morsetti delle giuste dimensioni e infine deve essere facile sfilarli o infilarli.
Infine, nei quadri esterni di un impianto industriale, deve esserci la protezione minima IP55. Ovvero, un grado di protezione contro la penetrazione da parte di polveri e liquidi.
Tutti i quadri di un impianto elettrico industriale inoltre dovranno essere realizzati con materiale autoestinguente ed essere dotati di chiusura tramite un’apposita chiave, mentre le prese e le spine
saranno per uso industriale, diverse da quelle per uso civile.
La sicurezza
Uno degli aspetti più importanti che riguardano un impianto elettrico industriale è quello che riguarda la sicurezza. Infatti, va garantita con tutti i mezzi e gli strumenti possibili la massima protezione a operai e persone che verranno a contatto direttamente o indirettamente con l’impianto. Devono essere quindi fissate le coperture e le barriere, affinché l’impianto elettrico industriale sia resistente all’usura, alle condizioni ambientali e abbia una lunga vita.
Qualsiasi copertura o barriera inoltre, una volta danneggiata, dovrà essere sostituita togliendo prima la corrente.
Inoltre, è fondamentale che sia presente l’interruttore differenziale, così come la messa a terra deve essere collegata alle parti metalliche dell’impianto. Ovvero un dispositivo di sicurezza che possa interrompere il flusso elettrico di energia in caso di guasto.