
Con “corsa all’oro” o “febbre dell’oro” si indica un preciso periodo storico di estrema migrazione di lavoratori e manodopera verso le aree dove furono scoperte importanti vene aurifere sfruttabili a fini commerciali.
Questo periodo storico si sviluppo soprattutto negli USA e divenne una caratteristica di quei territori da essa interessati, spesso territori ai margini della società urbanizzata, spesso territori di frontiera, aspri ed insidiosi.
Uno dei fattori chiavi che interessa questo importante periodo storico fu la necessità di alcuni lavoratori di basso rango a cercare fortuna altrove, abbandonando così la routine del periodo di rivoluzione industriale, cosa che allo stesso tempo portò notevoli miglioramenti alla logistica nazionale, come reti ferroviarie e i loro ampliamenti, miglioramenti nelle comunicazioni e nel modo in cui si diramavano le notizie e un sistema economico tutto nuovo basato sull’interscambio internazionale in oro.
Ma allo stesso tempo incise fortemente su molti lavoratori, che non trovarono ciò che spesso cercarono a costo della vita stessa andando a creare quei malcontenti.
Ma addentriamoci meglio in questo minerale metallico così oggi noto e diffuso, facciamolo con uno dei massimi esponenti del settore della gioielleria, un’azienda che nasce in quello che nel lontano 1200 era un importante quartiere orafo siciliano, la gioielleria a Palermo Cipolla Gioielli dal 1950 che con esperienza e professionalità porta avanti con passione un’antica attività di famiglia.
Dal punto di vista demografico furono molte in realtà le corse all’oro, tante da creare dei veri e propri insediamenti di coloni, tutte nate dalla gente che in passato cercò di far fortuna, ma non tutti ebbero questo grosso colpo da trovare la giusta vena, o trovarne una, molti lavoratori infatti persero la vita, tanti altri fallirono miseramente, molti altri si indebitarono, ma chi riuscì nell’impresa si arricchì.
Oggi, l’oro, non è solo un bene rifugio, ma è anche ampliamente utilizzato in gioielleria come nell’industria o nell’informatica ad altissimi livelli, infatti, l’oro, oltre ad essere un materiale bellissimo è anche un materiale ad altissima conduttività elettrica, e per questo le industrie informatiche ne fanno un largo uso nella realizzazione di circuiti stampati, processori, chip e tanto altro.
L’oro, per questo motivo viene impiegato anche nell’elettronica Audio, dove la sua sensibilità favorisce un ascolto di gran classe.
Nell’orologeria e persino in medicina, grazie anche alla sua massima resistenza alla corrosione. Insomma, l’oro è un materiale fantastico.
L’oro nella medicina
Il suo impiego in medicina infatti risale proprio all’inizio della medicina stessa, in pratica possiamo affermare senza timore che la medicina esiste grazie all’oro.
Infatti, sono stati gli egizi a riconoscere per primi le potenzialità di questo metallo nobile, utilizzandolo per curare verruche e fistole.
L’alchimia
L’oro, per gli alchimisti fu un’ obbiettivo da raggiungere e per il quale valeva la pena rischiare la vita, infatti non è nuova la frase che narra “la trasformazione in oro di semplici pietre”.
La scienza
Inizio ad usare l’oro in una terapia che provava a curare malattie ben severe, nel 1900 infatti nacque l’auroterapia che fu utilizzatissima nel trattamento dell’artrite reumatoide e della tubercolosi.
In conclusione
Il valore dell’oro cresce, e lo fa di continuo… non è solo terapeutico, non è soltanto economico e non è mero fattore estetico, l’oro possiede delle splendide proprietà, molte di queste persino accreditate dalla scienza canonica e per questo, pur non essendo il metallo più caro è sicuramente il metallo più desiderato, famoso e ricercato del mondo.
Oggi possiamo affermare che anche in oncologia siamo nell’età dell’oro, ma non come esempio di riferimento, ma proprio per l’utilizzo che ne viene fatto… quindi l’oro è l’oro e se qualcuno vi dice che “non è oro tutto ciò che luccica” ha pienamente ragione.