Patologie degli occhi ereditarie e chirurgia refrattiva

In campo oftalmico, il Progetto Genoma Umano è stato fondamentale per consentire agli esperti di analizzare la situazione clinica e familiare dei pazienti e individuare quelle patologie ereditarie agli occhi. Esse sono numerose e, se previste in tempo, consentono di prevenire l’insorgenza di sintomi più gravi e il degeneramento della malattia.

Quali sono le patologie ereditarie agli occhi? E’ possibile curarle?

Le malattie degli occhi ereditarie sono più di 350

Secondo recenti ricerche, superano quota 350 le malattie che possono essere considerate ereditarie e che colpiscono gli occhi. Alcune interessano solo una piccola parte dell’organo percettivo, altre tutto l’insieme. Per esempio, ci sono malattie come l’atrofia ottica dominante e la neuropatia ottica ereditaria di Leber che danneggiano il nervo ottico fino a causare la perdita della vista.

A volte si tratta di malattie che colpiscono direttamente l’occhio, o gli occhi, altre invece le complicazioni visive sono dovute ad altri motivi, come un danno alle cellule cerebrali.

Sapere che una famiglia porta con sé delle malattie oftalmiche è importante per riuscire a intervenire il prima possibile limitando i danni dovuti alla progressione della patologia.

Tra le patologie ereditarie agli occhi ci sono la cataratta, il glaucoma, lo strabismo, il daltonismo, la retinopatia pigmentosa. Queste malattie non danno via di scampo: la persona le eredita e fanno parte del suo DNA, quindi, se non si attuano misure di prevenzione, sicuramente insorgeranno.

Come trattare le patologie degli occhi ereditarie

Chi ha in famiglia una persona che soffre di patologie oftalmiche ereditarie ha, per così dire, un vantaggio, rispetto a chi invece non conosce le malattie che hanno colpito i suoi parenti in passato. Infatti, chi ha la mamma, il papà, i nonni o gli zii che hanno presentato una patologia agli occhi, può muoversi in anticipo per prevenirne gli effetti.

Può infatti effettuare delle visite a partire dalla giovane età, per tenere monitorata la salute degli occhi e intervenire qualora vi siano delle anomalie. Inoltre, le visite risultano anche più mirate: l’ottico va infatti a indagare su determinate parti dell’occhio, tenendo sotto controllo specifici sintomi.

Cura per le patologie degli occhi ereditarie

Ci sono alcune malattie ereditarie degli occhi che non sono curabili e il paziente deve imparare a conviverci. E’ questo il caso del daltonismo: una persona che fatica a percepire i colori avrà questo problema per sempre, in quanto interessa una modificazione del cromosoma Y e non è possibile agire su di esso.

Come sostiene il Centro Medici Mythril, anche le malattie genetiche rare che colpiscono gli occhi potrebbero non trovare una cura neanche nella chirurgia refrattiva, oggi metodo più diffuso e innovativo per consentire ai pazienti di tornare a vedere bene e senza ausilio.

Tuttavia, quando la malattia ereditaria all’occhio colpisce la retina, la cornea o il cristallino, la chirurgia può consentire al paziente di risolvere i suoi disturbi. Il glaucoma, per esempio, può essere trattato in due modi: da un lato, è possibile intervenire con una cura farmacologica; dall’altro, la trabeculectomia o dei trattamenti parachirurgici possono consentire di recuperare una condizione visiva ottimale.

Il consiglio, per non arrivare a sottoporsi a un intervento di chirurgia refrattiva che, seppure affidabile, efficace e indolore è comunque un’operazione chirurgica con rischi e precauzioni da prendere, è quello di indagare sulla propria storia familiare. E’ bene che ogni persona raccolga il maggior numero di informazioni per comprendere se esistono casi di malattie oftalmiche e comunicarlo subito al proprio oculista.

In questo modo, è possibile frenare in anticipo fastidiosi o dannosi sintomi di malattie ereditarie degli occhi, che possono compromettere le attività quotidiane. E’ bene poi effettuare visite periodiche e adottare comportamenti virtuosi per la cura dei propri occhi.